Il Senato della Repubblica con 146 voti a favore e 113 voti contrari stravolge il panorama farmaceutico italiano;
Approvato dopo due anni dalla sua nascita e dopo varie rettifiche e ping-pong con la Camera ecco le novità che ci attendono:
Titolarità della farmacia privata italiana anche alle società di capitali e le società cooperative a responsabilità limitata, incompatibilità con qualsiasi altra attività svolta nel settore della produzione e informazione scientifica del farmaco, nonché con l’esercizio della professione medica. Viene eliminato il tetto di 4 unità in relazione alla titolarità delle farmacie, con l’obiettivo secondo il governo di irrobustire la capacità dei soggetti di stare sul mercato.
Nonostante i buoni propositi, Il tetto regionale del 20% anche se garantito dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, appare estremamente insufficiente rispetto al principio di tutela della piccola “impresa” italiana. Fatto ancor più pericoloso sembra essere la non obbligatorietà nelle compagini sociali della maggioranza fatta da farmacisti, rischio che porterebbe solo alla logica di profitti senza particolare attenzione alla salute, resta pertanto da capire qual’è il beneficio per i cittadini e delle piccole e medie imprese italiane.
Dott. Carmelo Baio
Studio Med.Tre