il fallimento non esiste
By: NO Comment 31 Ottobre 2017

In questi giorni decisivi per le farmacie che devono scegliere la forma societaria da adottare per le nuove aperture ovvero per le ipotesi di trasformazione  o più semplicemente per strategie aziendali, riteniamo opportuno rappresentarvi le ultime novità  che riguardano proprio le società di capitali e nello specifico le srl.

Temi caldi e delicati sono stati da sempre la liquidazione e l’ormai pensionato fallimento. A proposito del fallimento, in questi giorni E’ stata approvata la Legge delega per la riforma della disciplina fallimentare, sedici articoli per cambiare una normativa che trova il suo fondamento nel Regio decreto del 1942. L’obiettivo è di salvare le imprese dalle crisi, di voler concedere agli imprenditori in difficoltà una seconda possibilità imprenditoriale e con l’inaspettata consapevolezza (del legislatore) che al giorno d’oggi questi eventi non possono più qualificarsi come fenomeni rari e patologici, bensì come normali processi della vita aziendale, sono state introdotte attraverso la riforma della Legge Fallimentare, procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, di natura non giudiziale e confidenziale.  È stato introdotto il meccanismo di allerta per impedire l’irreversibilità delle crisi aziendali, concedendo ampio spazio agli strumenti di composizione stragiudiziale volte alle mediazioni fra creditori-debitori. Il meccanismo di allerta può essere innescato dal debitore o d’ufficio dal tribunale. I creditori pubblici qualificati, quali l’Agenzia delle Entrate, gli enti previdenziali e gli agenti della riscossione dovranno avvisare immediatamente il debitore che la sua esposizione ha superato l’esposizione massima consentita e segnalare agli organi di controllo della società il perdurare di inadempimenti di importo rilevante a fronte dell’inerzia del debitore.

Anche per questo motivo infine cambia la disciplina relativa alla responsabilità degli amministratori verso i creditori sociali per l’inosservanza degli obblighi relativi alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale. Ciò significa che anche i creditori di una Srl potranno proporre l’azione di responsabilità verso gli amministratori (sin’ora prevista solo per i creditori di Spa) quando risulta che il patrimonio sociale è insufficiente alla soddisfazione dei loro crediti.

Per ulteriori chiarimenti contattare  nostri uffici

Studio Med.Tre srl

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